giovedì 23 aprile 2015

La sostituzione delle fonti fossili con le energie rinnovabili avverrà dopo il 2050

Quel giorno arriverà, quando le fonti di energia eolica, solare e geotermica, e altre ancora in fase di sviluppo, sostituiranno i combustibili fossili diventando la fonte principale di energia.
 La maggior parte degli analisti insistono, tuttavia, che questo giorno arriverà  tra diversi decenni, certamente ben oltre la metà del secolo. I combustibili fossili sono troppo radicati nel sistema, e le energie rinnovabili risultano attualmente troppo costose o poco pratiche per aver la capacità tale da sostituire completamente le fonti energetiche tradizionali. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), la quota di energia globale fornita dalle fonti rinnovabili, un mero 14% nel 2012, aumenterà  leggermente tra il 2015 e il 2040, un aumento stimato del 19 %. Ma ci sono buone ragioni per credere che la transizione verso le energie rinnovabili avverrà molto più velocemente di quanto precedentemente supposto, spingendo tale percentuale sempre più in alto. In effetti, la capacità installata recentemente nell'eolico e negli impianti che sfruttano l'energia solare, è aumentata del doppio rispetto alle proiezioni di crescita a lungo termine elaborate dall'IEA, il che suggerisce che la stima dell'Agenzia, per quanto riguarda la quota di energie rinnovabili a livello mondiale, risulta troppo ridotta. Non c'è da stupirsi, naturalmente, che molti esperti sostengano che si assisterà a una transizione relativamente estenuante dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Ogni nuova forma di energia opera inizialmente in grave svantaggio, "Le transizioni energetiche richiedono molto tempo", ha dichiarato Vaclav Smil dell'Università di Manitoba, in articolo dal titolo "The Age of Wind and Solar Is Closer Than You Think " pubblicato su Scientific American. Ci sono voluti più di 50 anni per sostituire il carbone con il legno e diventare la principale fonte mondiale di energia, e altri 50 anni perché il petrolio superasse il carbone; il passaggio dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, ha sostenuto, probabilmente non si verificherà più velocemente. In un articolo pubblicato nel 2009 su Scientific American "A Plan to Power 100 Percent of the Planet with Renewables", il professore di ingegneria Mark Jacobson della Stanford University, ha presentato un piano dettagliato che mostra come il mondo intero potrebbe essere alimentato dall'eolico, dal solare e dall'acqua entro il 2030. Ci sono, naturalmente, molti ostacoli per controllare efficacemente le emissioni di CO2, come dimostrano gli sforzi incessanti fatti dalle società carbonifere degli Stati Uniti - e dai loro referenti che lavorano al Congresso - per bloccare l'imposizione di nuove regole proposte dalla US Environmental Protection Agency (EPA). Tuttavia, è impossibile, per loro, porre termine ai progressi compiuti a livello locale, regionale e internazionale per ridurre i gas serra e limitare l'uso delle energie rinnovabili. L' Unione europea (UE), per esempio, è sulla buona strada per raggiungere una riduzione del 20 % delle emissioni di gas serra entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, con un aumento del 20 % della quota di energia ottenuta da fonti rinnovabili. La Cina, primo consumatore di combustibili fossili a livello mondiale, si è impegnata a ridurre l'aumento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030 aumentando del 20% la quota di fonti energetiche non fossili nel suo consumo di energia primaria. Nonostante tali progressi, sembra sempre più improbabile che il mondo riuscirà a evitare il previsto aumento delle temperature globali di oltre 2 gradi, il valore massimo, secondo la maggior parte degli scienziati, che la Terra può tollerare senza sperimentare eventi climatici catastrofici, come la fusione della Groenlandia. La transizione verso le energie rinnovabili sarà accelerata da notevoli miglioramenti nei prezzi e nelle prestazioni di tali sistemi. A causa di un aumento costante dell'efficienza dei sistemi eolici e solari, insieme ai risparmi ottenuti attraverso la produzione su larga scala, il prezzo delle energie rinnovabili diminuirà a livello globale. La Deutsche Bank riferisce che i costi totali dei moduli sostenuti dalle principali aziende solari cinesi è diminuito del 62 % negli ultimi anni, passando dal 1,31 dollari per watt nel 2011 a 0,50 dollari nel 2014; ulteriori riduzioni, si verificheranno nei prossimi anni. Con i prezzi che diminuiscono così velocemente, l'energia solare per la generazione di energia elettrica in alcune zone, si rivelerà sempre più competitiva rispetto ai combustibili fossili.

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