venerdì 3 maggio 2013

I costi omessi dei danni alla salute provocati dal carbone corrispondono a 40 miliardi di euro all'anno

Una nuova relazione pubblicata sul sito dell'EWEA "Coal’s hidden health costs: 40 billion euros a year", afferma che le centrale elettriche alimentate a carbone costano all'Unione europea fino a 42.8€ miliardi all'anno, a causa dei danni provocati alla salute.
Lo studio 'The Unpaid Health Bill: How coal power plants make us sick' - ha anche scoperto che le morti premature nell'UE sono 18.200, con, circa 8.500 nuovi casi di bronchite cronica, e più di quattro milioni di giornate lavorative perse ogni anno.
Lo studio Pubblicato dall'Health and Environment Alliance (HEAL), sostiene che il numero di decessi prematuri sarà di 23.300, con 250,600 mila anni di vita persi, mentre i costi totali raggiungeranno 54.7€ miliardi all'anno, quando verrano incluse le emissioni dalle centrali elettriche a carbone della Croazia, Serbia e Turchia. L'uso del carbone nella produzione di energia in Europa è di nuovo in aumento, attualmente sono in progetto circa 50 nuove centrali.
"Ma la continua dipendenza dal carbone ha un prezzo - che pochi conoscono - rappresentato dai costi della salute che nessuna legge prevede", osserva il rapporto. "i costi vengono scaricati ai cittadini, nei bilanci sanitari nazionali e nell'economia in generale a causa delle perdite di produttività."
Lo studio ha aggiunto che, la produzione di energia tramite il carbone è anche una delle principali cause del cambiamento climatico. "Il carbone è la fonte energetica che produce la percentuale più elevata di carbonio nell'UE, contribuendo a circa con 20% delle emissioni totali di gas a effetto serra". "I costi esterni per la salute, causati dalla produzione di energia elettrica ricavata dal carbone, sono scomparsi dal dibattito del futuro mix energetico europeo. Questi costi dovrebbero essere presi in considerazione per i futuri investimenti energetici. Al contrario, molti sostengono che il carbone domestico rappresenti una fonte di energia a buon mercato che necessita di essere urgentemente rivista".
Lo studio, che è stato ampiamente riportato dai media, ha aggiunto che l'UE promuove la capacità di generazione di energia elettrica sicura e più sana attraverso massicci investimenti in fonti di energia rinnovabili.
"Nel 2011, ad esempio, il 71% della nuova capacità installata nell'UE si é basata sulle fonti rinnovabili. Non c'é una delle nuove centrali a carbone che sono state proposte in Europa, che risulti necessaria per tenere le luci accese, e in effetti l'eliminazione del carbone per la produzione di energia entro il 2040 è un obiettivo realistico."
 

Nessun commento:

Posta un commento