domenica 28 aprile 2013

Le origini del petrolio

Un immagine illustrativa pubblicata su sito della U.S. Energy Information Administration (EIA) - How Was Oil Formed?, che spiega una sintesi di come é avvenuta la formazione del petrolio nel corso di mlioni di anni.
Il petrolio è composto dai resti degli animali e delle piante (diatomee) che vivevano milioni di anni fa, in un ambiente marino (acqua) prima dell'epoca dei dinosauri.
Nel corso di milioni di anni, i resti di questi animali e delle piante sono stati coperti da strati di sabbia e limo. Il calore e la pressione esercitato da questi strati hanno contribuito nella trasformazione dei resti in quello che oggi chiamiamo greggio. La parola "petrolio" significa "olio di roccia" o "olio della terra." Sul sito dell'Enciclopedia De Agostini "Chimica: origine del petrolio" viene fornita una spiegazione sull'origine del petrolio, o naftogenesi, un argomento di cui si è discusso per più di un secolo e ancora vari aspetti risultano oscuri. Secondo la teoria inorganica sostenuta nel secolo XIX da molti scienziati, tra cui M. P. E. Berthelot e D. I. Mendeleev, il petrolio si sarebbe formato per azione dell'acqua su carburi metallici di origine magmatica: in effetti alcuni carburi metallici, come quelli di alluminio, di uranio ecc., vengono decomposti dall'acqua liberando metano, etilene, acetilene, benzene ecc. La teoria dell'origine inorganica fu ben presto abbandonata non solo per l'esistenza di prove concrete a favore dell'origine organica del petrolio, ma soprattutto per l'incongruenza tra le modalità di formazione ipotizzate da tale teoria e le condizioni geologiche generali che si riscontrano per i giacimenti di petrolio. Questi infatti si trovano quasi sempre nell'ambito di rocce sedimentarie di origine marina anziché in rocce di origine magmatica." Il Centro di Ateneo per i Musei dell'Università degli Studi di Padova afferma che, il petrolio deriva dalla trasformazione lentissima di materia organica (resti di alghe unicellulari e microorganismi del plancton marino e lacustre, vegetali continentali) accumulata insieme a fanghi calcarei e argillosi di ambiente marino, lagunare e salmastro. Se il deposito viene rapidamente coperto da altri sedimenti, o l'ambiente di accumulo è povero di ossigeno, la materia organica sfugge alla decomposizione e l'ulteriore seppellimento a grandi profondità sotto il carico dei sedimenti più recenti può avviare le reazioni che portano alla formazione degli idrocarburi.

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